Questo è un post di emozioni, che descrive una sensazione che per me è sempre la medesima. Ha un volto e un respiro, non cambia, si ripete all’infinito.
La scena si svolge al ristorante U San Petru (anche se in questo caso il termine “ristorante” è assolutamente riduttivo), in quella parte del golfo del Valinco che io chiamo casa. Iniziano gli chants corses (i Voci Rivolta, in questo caso) e gli occhi mi si riempiono di lacrime. Penso a tante cose tutte insieme, ma fondamentalmente l’idea è che non ci sono abbastanza sere nella vita da passare qui, sotto questo ulivo millenario, ad assaporare roba purcina e ascoltare questi canti.
Canti che sono di fatto la voce di un’isola, o meglio della montagna in mezzo al mare (molto più che non dell‘île de la beauté: e questo l’ho capito in maniera netta e limpidissima il giorno in cui sono salito sulla torre di Senetosa e mi sono guardato d’intorno).
Insomma il sentimento dominante è la nostalgia. Nostalgia di presenze, […] continua a leggere »