Insegnami a leggere

Date Ottobre 20, 2011 Author giannidavico Comment No Comments

Papà ha 82 anni, il diabete, cammina con molta fatica, porterà l’ossigeno per sempre e ha circa un decimo di vista per ciascun occhio. (Proprio lui che, sembra ieri, mi sollevava come un fuscello.)

Michela, mia figlia piccola, ha cinque anni.

Martedì ho portato papà ad una visita presso un ottico (a 400 metri da qui e devi già prendere l’auto eccetera: un vero viaggio). L’idea era (ed è) quella di acquistare un videoingranditore per permettergli nuovamente, dopo un paio d’anni, di leggere senza che ci sia qualcuno che gli debba esporre un articolo. (Avevi 17 anni, la guerra appena terminata, tuo padre morto da poco e un mondo completamente a terra, hai attraversato l’oceano e affrontato l’ignoto per cercare la tua strada; a 82 non dici nulla perché questo è il tuo carattere ma certo tanto piacere non fa, il fatto di non riuscire nemmeno a leggere i titoli più grandi di un giornale o di una rivista.)

Martedì Michela ha scritto la sua lista per Natale.

Papà ha provato un modello di videoingranditore portatile, ma era difficile da tenere, faceva fatica a seguire la riga e insomma non era adatto a lui. Poi l’ottico lo ha fatto sedere davanti ad un modello da tavolo, una sorta di lettore luminoso con un monitor da 17 pollici e lui ha iniziato a leggere. Gli occhi, seppure appannati a causa del diabete, gli si sono illuminati: finalmente leggeva di nuovo! Era felice al punto di non volere più smettere.

Michela, terminata la lista che aveva scritto con l’aiuto della mamma, viene da me tutta orgogliosa con quel foglio e vuole che lo legga. Aveva scritto la sua lista! E ne era – giustamente e visibilmente – compiaciuta.

Mi viene in mente Robert DeNiro in Lettere d’amore, quando dice a Jane Fonda: “Insegnami a leggere!” No, non è che lo dica: la implora. “Insegnami a leggere” è ciò che papà e mia figlia, ciascuno a modo suo, mi stanno chiedendo.

Con Michela è facile. Ma non ti preoccupare papà, questa la risolviamo.

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4 Comments → “Insegnami a leggere”

  1. sabi(na) 12 years ago  

    Forse sono OT, ma te lo scrivo ugualmente. Mio padre è ipovedente (o cieco, se vogliamo). Questa settimana ha fatto una visita presso una struttura ospedaliera in cui stanno testando un farmaco USA per la maculopatia degenerativa. A lui non servirà, perché il danno è irreversibile, ma magari aiuterà altri. La cosa interessante, però, è che gli hanno consigliato l’iPad per leggere. Io gli ho fatto provare il mio e, credimi, FUN-ZIO-NA. Funziona benissimo! Magari va bene anche per voi.

  2. Gianni Davico 12 years ago  

    Grazie Sabina, penso anch’io che sarebbe una soluzione ma il tempo stringeva – quante parole potrà ancora leggere quest’uomo che un tempo mi sollevava come un fuscello? – e così abbiamo preso questo videoingranditore. Che spesso prende polvere ma ogni tanto viene usato.

    Papà è contento, questo importa.

    Grazie Sabina.

  3. Sabina 12 years ago  

    E io poco fa ho sentito mio padre che leggeva a voce alta con l’iPad… Non gli sembrava vero. Ha imparato a usarlo in un baleno. È stato così bello, sentirlo sillabare, esattamente come Maddalena (ha un campo visivo ristrettissimo). Viva la tecnologia user friendly.

  4. Gianni Davico 12 years ago  

    Peccato che qui non ci sia il pulsante “Mi piace”

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