Letting go. Lasciare andare, lasciar perdere, passare oltre. Così si intitola l’ultimo capitolo di Ben Hogan. An American Life, tra le tante biografie del campione quella autorizzata dagli eredi.
Ma non è l’aspetto sportivo che importa qui, è appunto quel lasciare andare, ovvero quel che succede ad un uomo – ad una persona – allorché le sue forze poco a poco lo abbandonano. Mi interessa l’uomo Ben Hogan una volta che tutte le luci attorno a lui si sono spente.
Gli amici di una vita pian piano se ne vanno. Fai difficoltà a guidare l’auto, tu che eri un mostro di millimetrica precisione a livello mondiale. La memoria ti abbandona. Nel 1996, un anno prima della morte, disse ad un amico:
Gene, I won five Opens. I just can’t remember where.
Ecco, la grandezza dell’uomo quando il tuo corpo e la tua mente ti abbandonano mi interessa, quando ti rendi conto che non ti rendi più conto del tutto, e sai bene che il futuro non potrà comunque brillare per te. La dignità dell’uomo che un tempo aveva il mondo ai suoi piedi mi interessa, la sua compostezza e tranquilla calmevolezza fino alla fine mi interessano. La dignità, la presenza a se stessi fino all’ultimo, qualunque cosa accada.
Guarda in faccia la realtà e non averne paura. Conosci un altro mondo per sconfiggere la morte?
Lasciare andare, certo. Ma lei sarà sempre con noi, Mr Hogan.
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