Una settimana fa ho pubblicato qui un post, e verso sera 62 persone avevano segnalato sulla loro pagina Facebook di gradire quel che avevo scritto.
Ses – san – ta – du – e. Conosco una sola di queste persone, Daniel Tarozzi, ma se potessi scriverei a tutti gli altri sessantuno una mail personalizzata per ciascuno, per ringraziarli della loro attenzione.
Sono commosso. Onorato. E anche un poco confuso. Per analogia mi viene in mente colui che Jim Rohn [7 strategie per la ricchezza e la felicità, p. 149] chiama “uno da due quartini”:
Immagino che tu ti faccia lucidare le scarpe. Il ragazzo che te le lucida svolge un lavoro incredibile per te. Di fatto, te le lucida meglio di chiunque altro al mondo. Ricompensandolo per il suo lavoro, considera che tipo di mancia gli dai. Dentro di te pensi: “Gli do una o due monete da 25 centesimi?” Se ti vengono in mente due cifre, scegli sempre la più alta; diventa uno da due quartini. […] Se tu dicessi: “Beh, gli darò una moneta da 25 centesimi”, questa riflessione ti influenzerebbe per il resto della giornata. Inizieresti a sentirti un po’ in colpa, un po’ insicuro. E di tanto in tanto, nel corso della giornata, ti guarderesti il cuoio lucente delle scarpe e diresti: “Sono proprio uno spilorcio. Una misera mancia da 25 centesimi per un risultato così!”
D’altro canto, […] se gli dessi due quartini, ti sentiresti ricco e fiducioso per tutta la giornata. Stenteresti a credere alla differenza che può fare una mentalità da due quartini.
Ecco, io vorrei essere sempre – non sempre ci riesco – uno da due quartini: ringraziare tutte le persone (tantissime) che rendono la mia vita più piena e più ricca. Non vi conosco ma sono immensamente grato a voi tutti, uno per uno. E sopra a tutti – no, non sopra, ma prima, come una sorta di primus inter pares – sono grato a Daniel, alla sua allegra determinatezza, senza l’intervento del quale questo blog nemmeno esisterebbe.
E nella mia mente immagino una grande festa con voi tutti, un ritrovo in cui ci si scambiano pareri, si chiacchiera allegramente e senza fretta, ci si conosce. Già.
Commenti
Grazie a te, Gianni! Per le tue parole, la tua testimonianza, il tuo entusiasmo. Felici e orgogliosi di ospitarti!
Invitaci e noi veniamo. No?
sei grande, Gianni. Mi piace quest’idea di ringraziare ciascuna delle persone con delle mail personalizzate… alla faccia di certe email di massa che si vedono in giro, ma mi sa che sono andata off-topic… cari saluti da Loano
“Se lo costruisci, lui tornerà”. Bene. Lo faccio!