Oggi è un giorno normale, per me. O forse speciale: oggi parto per Sutri, dove martedì prossimo avrà inizio la gara per diventare professionisti di golf.
Centotrentadue iscritti, passeranno soltanto i primi otto. Gli altri centoventiquattro – ma chi parla mai degli altri centoventiquattro? – riporranno con calma le loro cose in valigia e faranno marcia indietro. Potranno ritornare un anno dopo, oppure conservare il sogno nel cassetto dei ricordi.
Dice Ligabue:
Ho messo via un po’ di illusioni
che prima o poi basta così
ne ho messe via due o tre cartoni
comunque so che sono lì.
E io, con i miei quarantaquattro anni, io che ho preso in mano un bastone poco più di sette anni fa, io che ho un lavoro, una famiglia da mantenere, dei genitori anziani, lascio tutto per dieci giorni e inseguo il mio sogno.
Beh, la vida es sueño y los sueños sueños son, potrei dire calderondelabarchianamente.
E la strada è comunque lunga. Vado.
Commenti
[…] La vita 2.0 Progetta il tuo tempo, esprimiti, prospera, lascia il tuo segno sul mondo – e sii felice « Un sogno per otto (col resto di 124) […]