I padri hanno bisogno dei figli

Il titolo di questo post è “preso a prestito” dal sottotitolo di un grazioso libro di Gaspare Barbiellini Amidei, I nostri ragazzi crescono. (Curioso come vadano le cose e il mondo, lo comprai quand’ero all’università per capire la mia generazione – sembra ieri – e adesso è cambiata la prospettiva e il padre sono io.)

Ad ogni modo mi è tornato in mente per un’idea cui sto riflettendo in questi giorni: partecipare attivamente alla scuola dei figli non è solo un ovvio beneficio per loro, ivi inclusa la fiducia in se stessi con la quale crescere, è anche un bene – un gran bene, a dirla tutta – per noi.

I padri (e le madri) hanno bisogno dei figli perché cresciamo con loro, impariamo da loro e con loro, dagli errori nostri e loro. Perché completano le nostre vite.

E dunque prendere parte alle mille sfaccettature che la scuola comporta è per me una maniera per restituire alla comunità qualcosina del tanto che ho avuto e che ho, ma nello stesso tempo mi fa sentire bene e mi permette di conoscere meglio la realtà che mi circonda.

A volte credo che ci intimoriscano tutte quelle persone che non conosciamo, o i compiti che potrebbero appiopparci eccetera. Ma alla fine il bene che fai ti ritorna indietro e il cerchio si chiude.

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