Domenica sera all’imbrunire. La macchina carica, pronti a partire dalla montagna per tornare a casa. Ma la macchina non si avvia – le batterie cedono all’improvviso, si sa –, parlo con il nostro vicino e padrone di casa che si offre di portarmi il giorno dopo, di buon mattino, dal suo meccanico.
Mmmm. I piani cambiano, dobbiamo passare una notte e forse un giorno in maniera imprevista. Ma una disavventura diventa avventura: dopo lo smarrimento iniziale anche Michela è contenta, in fondo siamo in un luogo che è casa nostra più di casa nostra.
Mettiamo un po’ di radici in questo luogo che mi ha visto crescere. Qualche piccola radice in più.
E spaccare legna al sole di dicembre, giocare con le bambine, conoscere un po’ meglio il nostro padrone di casa, conoscere persone nuove e simpatiche (i meccanici), fare qualcosa di diverso ma in fondo di semplicissimo come essere una famiglia: tutti questi non sono in fondo altro che piccolissimi lampi di felicità.
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