Cara Maura, cara Evelin,
lunedì mattina, accompagnando Michela a scuola, mi sono fermato con lei per brevi minuti nella classe deserta. Ho pensato allo scorrere del tempo, a questa bambina che cresce, alle cose importanti della vita.
E ho pensato a voi. Ho pensato al bene che avete portato nella vita di Michela – e di conseguenza nelle nostre vite –, alla passione che mettete nel vostro lavoro, al vostro sorriso sempre sui vostri visi qualunque cosa accada. (E so bene che il vostro lavoro è tutt’altro che semplice.)
Insomma noi siamo persone fortunate ad avervi incontrate. Per un tempo troppo breve Michela ha potuto osservarvi, imparare da voi, essere felice con voi e grazie a voi.
Ora nuovi compiti la attendono. Una nuova scuola, nuovi insegnanti, nuovi compagni. Ma – lo dico con assoluta certezza – Michela porterà per sempre nel cuore e nella testa il vostro insegnamento e il vostro esempio.
Di questo noi vi ringraziamo.
Commenti
Saranno state felici, di certo.
I lacrimoni! 🙂
[…] sono tornato a Monesiglio e sono felice di averlo fatto. E come un lunedì di giugno mi sono fermato con Michela per brevi minuti nella classe deserta, così oggi mi sono seduto in una panchina dentro la scuola. Ho passato qualche minuto da solo, ho […]