Categoria: Recensioni

Ritornare selvatici

Dunque, la società di oggi ha tante meraviglie, ma altrettante – e forse più – manchevolezze. Il precario equilibrio con la natura è una di queste, e non certamente secondaria.

Ritornare selvatici. Le parole nomadi di Tavo Burat è un film che va in questa direzione. È uno dei testamenti spirituali di Tavo Burat, grande personaggio e grande persona, studioso brillante, uomo mai domo e con un senso di giustizia fortissimo dentro di sé (qui un mio piccolo ricordo).

E nello stesso tempo è anche l’invito accorato all’uomo di oggi a salvaguardare, a tenere da conto la terra, la natura, le proprie radici, la biodiversità come si direbbe oggi con una parola di moda, perché è tutto quel che ha. (Personalmente mi vedo molto bene, invecchiato, nel mio rifugio sui monti, a custodire una piccola parte di natura, a cercare di lasciarla in buone condizioni alle generazioni future. Ritornare selvatici – io ci arrivo.)

O, per dirla con le parole di Tavo:

Essere ancora selvaggio, oggi, forse vuol […] continua a leggere »

Se ij bogianen a bogio… pòrca miseria!

Non è tanto questione di lingua piemontese, anche se ovviamente bisogna conoscerla per apprezzare questo spettacolo (visto nuovamente sabato scorso, al teatro Toselli di Cuneo). Il punto è più sottile: questa rappresentazione parla della gente, della storia (con la s minuscola – o forse dovrebbe essere maiuscola?) raccontando le storie “di una volta”, che alla fine non sono altro che le storie di sempre. Già, perché come dice Domenico Torta, il nostro problema è che non parliamo più ma ci rifugiamo nelle nostre vite digitali.

Il piemontese c’entra, si capisce, ma è solo un “pretesto”: perché possiamo dire, con Richard Bach, che

alla fine è solo la gente che conta, tutta la gente del mondo.

E come non pensare a Sherwood Anderson?

Sognavo di poter raccontare le storie di tutta la gente d’America. Sarei arrivato a tutti, li avrei capiti, ne avrei scritto la storia.

È arduo raccontare uno spettacolo come questo, che non si fa […] continua a leggere »

Eloy Moreno, Ricomincio da te

Il protagonista di Ricomincio da te è simile a troppe persone del mondo di oggi: lavoratori della conoscenza troppo presi dalla quotidianità per accorgersi che la vita, intanto, scorre in fretta (“Una volta entrati nella spirale, quando ormai siamo dentro, non sappiamo più scappare e quel che è peggio è che neppure ci pensiamo più”, p. 144; il grassetto è mio). E a tratti, leggendo il romanzo, vorresti intervenire in suo aiuto, dirgli di smetterla o piuttosto di ricominciare, di parlare con sua moglie, di andare col figlioletto al parco anche se non è sabato mattina e così via.

Una vita impantanata dentro a schemi già scritti; una vita che poi ha un epilogo felice, anche se troppo scontato, appiccicato al resto, meno vivido e reale, troppo romanzesco e poco accattivante. Questo è il lato debole di questo romanzo che è per il resto ben scritto e ben congegnato e che si fa leggere più che volentieri.

L’editing è molto curato (non ho trovato nessun refuso); […] continua a leggere »

La casa che vorrei

Avevo un’idea vaga di che cosa fosse il cohousing, ma l’ho inteso meglio grazie ad una segnalazione sulla newsletter curata dal nostro direttore Daniel Tarozzi.

L’articolo segnalato è qui. L’idea del recupero di una casa che giaceva in stato di abbandono per l’utilizzo da parte di più famiglie mi piace molto. E a ben vedere la mia idea relativamente alle montagne non è molto diversa: penso che ripopolare una zona semiabbandonata non è solo possibile, ma anche pregno di significato, conveniente da un punto di vista economico e fonte di soddisfazioni future. (Occorre superare molte barriere psicologiche che sono dentro di noi, e questo è certamente l’aspetto più difficile.)

Ma insomma a Ferrara otto famiglie “normalissime, […] che fanno lavori normalissimi” si sono consorziate per andare verso questo progetto ammirevole.

L’associazione Solidaria crede che il futuro abitare sarà in immobili costruiti o ristrutturati secondo i canoni del risparmio energetico e della bioedilizia, economici da gestire e sani.

Forse c’è un pizzico di sogno in questa visione – ma senza sogni come […] continua a leggere »

Giovani Genitori

Questa è una bella rivista. La seguo da quando è nata, ha accompagnato me, mia moglie e le nostre figlie nella crescita. Ho ammirato, all’epoca, il coraggio imprenditoriale di chi ha creato una rivista in un mondo che non legge né riflette più, ma guarda e passa.

È focalizzata sul Piemonte (il che esclude una buona parte dei lettori potenziali, ma ars longa vita brevis, si sa).

Una rivista che parla delle cose di tutti i giorni, dei problemi dell’essere genitori, che parla di come vorremmo essere con i nostri figli e di come siamo, e guarda con tenera comprensione alla distanza che separa i due punti. Sorride benevolmente di noi genitori.

Ha iniziative, novità. È intelligente e non omologata. Usa una licenza Creative Commons.

Come tutte le cose passa nella vita – il mese prossimo scadrà il mio abbonamento e, a figlie crescenti a rapidi passi, non penso lo rinnoverò –; ma mi ha accompagnato per un bel tratto del mio essere papà e gliene sono grato.

Luca Goldoni, Meglio MAI che tardi

Luca Goldoni, 83 anni, un ragazzino.

Ho cominciato ad apprezzare i libri di Luca Goldoni all’università, quando stavo trovando la mia via nello scrivere. E un po’ dell’ironia e della calma che segnano i miei scritti provengono senza dubbio da libri come Viaggio in provincia, Colgo l’occasione, Vai tranquillo et cetera.

Ho avuto la gran fortuna di incontrarlo di persona un paio di anni fa, in un giornata presso la sua “casona” sui colli bolognesi di cui conservo uno splendido ricordo.

Ora questo ragazzino che non sa smettere di scrivere ha pubblicato l’ennesimo libro, Meglio MAI che tardi. È un viaggio nell’Italia di oggi e di ieri, uno sguardo disincantato e affettuoso sugli italiani che non cambiano mai, e allo stesso tempo un’occasione per qualche considerazione su di sé.

Come ricorda lo stesso Goldoni nell’Introduzione,

Anche il vecchio cronista ha reclamato il suo spazio, convinto, con Cesare Pavese, che ricordare una cosa significa vederla solo adesso per la prima volta.

Un libro piacevole che scorre e […] continua a leggere »

Amor di Corsica, parte seconda

Il mal di Corsica è una malattia familiare: non so se l’hanno ereditata ma è certo che i miei figli non potranno mai fare finta che la Corsica sia per loro un posto qualsiasi.

Questo è un libro che dichiara passione incondizionata e totale alla montagna in mezzo al mare.

L’autore, Stefano Tomassini, arrivò in Corsica tanti anni fa, per caso – hai mai fatto caso a quante cose accadono per caso nelle nostre vite? – e da allora vi fa ritorno regolare.

In questo, e nella tranquilla pacatezza, ci assomigliamo. Il volume non è una guida turistica ma una dichiarazione d’amore. Letto sull’isola ha un sapore speciale, perché ritrovi subito le sensazioni, le luci, i profumi e i colori che contiene.

Personalmente lo lessi tanti anni fa, nella prima edizione, quando stavo per approdare per la prima volta in questa isola delle meraviglie. Non lo capii molto – è una scrittura eterea, a tratti difficile, ma sempre appassionata –, ma molto mi piacque. L’ho riletto in questi giorni qui a […] continua a leggere »