Contraddizioni

Chiedi a qualunque collega americano che conosci in maniera superficiale come vanno gli affari e ti risponderà, invariabilmente, “They are great!” Poi però apri il giornale e leggi che Chrysler sta mandando una lettera a 789 dei suoi 3200 concessionari negli Stati Uniti in cui notifica che non intende rinnovare il contratto di franchising che li lega, e che la procedura di bancarotta cui si è sottoposta glielo permette – così come, tra l’altro, le permetterà di non pagare miliardi di dollari di debiti contratti.

Io questa cosa qui non l’ho mai capita bene. Possibile che tutto vada sempre per il meglio, nel migliore dei mondi possibili?

Una risposta involontaria mi è arrivata però da Chris Lytle, keynote speaker – nonché oratore eccellente con parole piene di sostanza, senza alcun dubbio – alla conferenza ALC. Ha raccontato di come un giorno uno dei suoi venditori fosse tornato in ufficio e lui gli avesse chiesto come fosse andato l’incontro con il potenziale cliente. “Great!”, è stata la risposta. “And you got the order?” “No, but we agreed that I would call him next spring!”

Infatti quando vai un po’ più in profondità nelle conversazioni ti accorgi che, direbbe Renato Beninatto, “in Italia non è diverso” – anche loro hanno i loro problemi non da poco, sebbene non sia prudente dirlo di fronte ai colleghi.

Lascia un commento