In breve: parliamo troppo di denaro, ma le esperienze che facciamo hanno un valore di molto superiore.
L’intera storia: il denaro è presente in troppi momenti delle nostre vite. Chiedere uno sconto è facile, è automatico, quasi obbligatorio; mentre saper valutare un lavoro è praticamente impossibile in un numero grandissimo di casi (un indizio: traduzioni incluse).
La conoscenza. Gli errori. Il cambiamento. A mio modo è questa la vera ricchezza, solo questa: il tempo per fare le cose che adoriamo e per stare con le persone che amiamo. Il denaro ha un senso molto relativo.
Quanto denaro ci serve davvero per vivere, e quanto invece per soddisfare il nostro ego, per suscitare l’invidia dei vicini, e soprattutto per colmare il vuoto che abbiamo dentro?
Claudio Maffei dice che l’unico motivo per cui compriamo una macchina – l’unico – è perché ci fa sentire fighi quando siamo sopra (parole sue). Leo Babauta sostiene che non occorrono molte cose (materiali) per vivere bene. E che dire di Blaise Pascal e del suo concetto di divertimento?
Diamo troppa importanza al denaro. Eh già.
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