Mi trovo nel bel mezzo di un periodo molto impegnativo – e di conseguenza anche stressante – dal punto di vista golfistico: dieci giorni consecutivi di gare. Trovo interessante analizzare quello che mi capita per cercare di trarre delle possibili conclusioni generali.
1. Dieci giorni in giro per i campi di Piemonte e Lombardia vuol dire anche lunghe ore passate in autostrada, cene solitarie e insomma tanto tempo da solo: tempo per pensare, per dare una prospettiva più ampia alle cose, per analizzare quello che capita eccetera.
2. Vuol dire poi andare oltre i propri limiti, o comunque arrivare lì vicino, in quella zona che conosco poco ma che è assolutamente significativa, ovvero vedere dove posso andare, fino a dove posso arrivare.
3. Vuol dire anche un bel po’ di soldi spesi per qualcosa che domani diventerà un lavoro ma al momento è poco più di un gioco.
4. Vuol dire tempo lontano dalla famiglia. Anziché passare un fine settimana lungo in montagna, vuol dire saltare in macchina per andare lontano e da solo a giocare a golf. (È ovvio che nel territorio dei limiti ci sono i pro e i contro, e questo non è certamente un punto a favore.)
Tutto sommato però, anche se adesso non posso trarre conclusioni perché sono a metà del percorso, mettendo insieme tutti questi fattori mi accorgo che ciò che di importante mi sta succedendo è proprio il fatto di andare oltre i miei limiti, di andare a vedere dove si trovano, di conoscerli un po’ di più, di spingermi un po’ più in là e rimanere sereno anche di fronte agli errori, di imparare delle lezioni.
Il senso comune, ovviamente, dice: “Ma se Gianni gioca a golf per dieci giorni di fila come fa a lavorare?” Certo, è un’obiezione sensata. Nel mio sistema la legge di Parkinson, il principio di Pareto, la tecnologia e così via aiutano a risolvere questo arcano. Certo non è semplice e certo farò degli errori.
Ma d’altra parte il fatto di volere andare oltre i propri limiti vuol dire per forza fare degli errori, perché la strada non è segnata. Ma questo non è assolutamente un problema: la cosa importante è trarre delle lezioni da questi sbagli, e quindi per questo stesso motivo andare oltre.
Perché questo è il punto, andare oltre. La mia vita la conosco, adesso voglio andare un po’ più in là.
Commenti
[…] Andare oltre su Brainfood di Gianni Davico: “[…] Ma d’altra parte il fatto di volere andare oltre i propri limiti vuol dire per forza fare degli errori, perché la strada non è segnata. Ma questo non è assolutamente un problema: la cosa importante è trarre delle lezioni da questi sbagli, e quindi per questo stesso motivo andare oltre. Perché questo è il punto, andare oltre. La mia vita la conosco, adesso voglio andare un po’ più in là”. Una tematica che sento parecchio vicina, perché uscire dal sentiero segnato mi riesce davvero difficile e mi provoca una certa ansia. […]
Quanto vorrei osare ad andare sempre oltre!
Gli errori non mi spaventano, mi aiutano a ricominciare, ad imparare, a crescere, ma se so a priori che il mio sbaglio potrebbe riversarsi pesantemente su altri, freno e non vado più oltre. È proprio per gli altri che cerco di dare meno spazio ai miei sogni andando ancora un po’ più in là; infatti sono quasi “programmata” a cercare prima il bene altrui (soprattutto quello dei miei cari) che il mio proprio. Che stia sbagliando anche qui?
Io direi che non esistono fallimenti, ma solo risultati.
Sì, esatto, in questo concordo con te pienamente.
Probabilmente in questo momento devo essere contenta dei “risultati” che ho. Vorrei spingermi un po’ più in là e studiare due cose che mi sono rimaste come sogno nel cassetto… Non posso iniziare adesso. Non so neanche se lo farò in questa vita o in un’altra vita. Per ora va bene così.
🙂
Se sei contenta così direi che è perfetto e non c’è nulla da aggiungere! 🙂
[…] Andare oltre su Brainfood di Gianni Davico: “[…] Ma d’altra parte il fatto di volere andare oltre i propri limiti vuol dire per forza fare degli errori, perché la strada non è segnata. Ma questo non è assolutamente un problema: la cosa importante è trarre delle lezioni da questi sbagli, e quindi per questo stesso motivo andare oltre. Perché questo è il punto, andare oltre. La mia vita la conosco, adesso voglio andare un po’ più in là”. Una tematica che sento parecchio vicina, perché uscire dal sentiero segnato mi riesce davvero difficile e mi provoca una certa ansia. […]