Non credo che, il tempo passando, le cose cambieranno.
Qualche settimana fa mi sono reiscritto a Langit, dopo un assenza di qualche mese che seguiva un periodo ininterrotto di tredici anni di frequentazione. Ho ritrovato che la maniera di rapportarsi ai clienti e in particolare ai prezzi è spessissime volte la medesima: “sentite che proposta indecente mi hanno fatto”, “quell’agenzia mi offre x centesimi a parola e io non accetterò mai” e così via.
Forse non dovrei essere stupito, ma lo sono.
Il problema – uno dei problemi, forse – è che il numero di traduttori è in aumento, l’esperienza media in diminuzione, la caccia al cliente sempre più garibaldina. Troppi traduttori non affrontano il mercato in maniera professionale.
Mi si taccerà di visione semplicistica, ma a parer mio le cose sono molto chiare: tu vedi quel che vuoi vedere. E tra l’altro ritengo che questa considerazione valga per qualunque settore.
Insomma è un mondo difficile se pensiamo che lo sia. Altrimenti è tutto lineare e limpido.
Commenti
in effetti, sotto questo punto di vista poco è cambiato, in Langit 🙂 (o meglio nei traduttori). Ma tu sai quanto sono contenta di riaverti tra noi. A presto!
Cosa posso dire, se non un grande “grazie”? 🙂
E’ bello leggeri, Gianni, SEMPRE, sprizzi positività e serenità da tutti i pori 🙂 Io penso che il mercato e’ cambiato, per un’infinità di cose che tu ben sai, ma che è sempre molto dura, pero’ si va avanti e si semina quello che si raccoglie, scusa la banalità della metafora 🙂 Un caro saluto da una soleggiatissima Loano