Io un po’ l’ho presa dagli americani, questa mania di numeri e statistiche. O meglio, la loro ossessione per le classifiche ben si sposa col mio amore per i numeri. Ora Inc. pubblica come tutti gli anni Inc. 5000, l’elenco delle aziende americane a crescita più rapida, e io un po’ mi sento a casa.
Anche perché quest’anno sono venti le aziende del nostro settore a far parte della lista, come ci fa sapere Common Sense Advisory. Ed è una sorta di ritorno a casa perché per me un elenco del genere è prima di tutto un’enumerazione di amici conosciuti negli anni a varie conferenze negli Stati Uniti e altrove. Dunque un ritorno al passato, in un certo senso, o una sorta di conferenza virtuale.
Tre anni fa notavo la medesima cosa. Insomma è un fenomeno che si ripete.
Mi fa piacere vedere che persone con cui ho conversato, pranzato, passato del tempo sono alla guida di aziende sane, che crescono, che creano lavoro. Insomma il nostro è un settore in movimento; mi sembrano segnali positivi. (Quasi quindici anni fa, ai tempi del mio primo incontro con la Inc. 500 – allora non c’era la classifica “allargata” – c’era solo TransPerfect a rappresentare la categoria, mentre ora c’è una popolazione variegata.)
E cinque tra queste venti aziende hanno un fatturato che sta sotto i tre milioni di dollari, che non sono certamente tanti. Per chi ama l’imprenditoria è un invito a crescere, a spargere i propri talenti per il mondo.
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