Lei – la cugina più cara che ho – mi dice:
È difficile abituarmi all’assenza dei miei genitori.
Già, probabilmente per me è molto più facile (ora), che a pochi metri da me ho due vecchietti che si fanno compagnia, lui molto malfermo sulle gambe e lei amorosa nelle cure, in una casa tranquilla in un giorno qualunque, questo.
Centosessantaquattro anni in due, sono i miei genitori.
Ma se apri quella porta e trovi il vuoto, che cosa trovi? Che cosa pensi? Che cosa senti?
Storia vecchia. Alla fine è solo l’esempio che resta, tutto il resto passa come acqua fresca. Alla fine svuoti le tasche e ti rimane sono quello che hai dato, nulla di quello che hai preso ti rimane. Curioso, no?
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