Il lavorìo mentale

Sempre gli stessi pensieri, sempre quei 50mila che ci accompagnano da mattina a sera, sempre quelle catene che ci trasciniamo dietro.

E poi sempre dietro alle piccolezze che di fatto ci distolgono dalle cose veramente importanti della vita.

Come si esce da questo circolo vizioso? Le soluzioni principali sono due:
– imparare cose nuove, ovvero andare oltre i propri limiti;
– fare esperienze che ci procurino delle sensazioni positive.

Ciascuno le declinerà secondo gusti e personalità; e come scrive Paula Radcliffe

noi non siamo prigionieri di questo schema: abbiamo a portata di mano gli strumenti che ci consentono di cambiarlo, e il più efficace di tutti è l’immaginazione.

Ecco allora che il lavorìo mentale, quella bestia scura che scava continuamente dentro di noi, può diventare il nostro alleato: tramite l’immaginazione – se puoi immaginarlo puoi farlo; o, ciò che è lo stesso, per fare le cose devi prima immaginarle – tutto quel pensiero diventa forza positiva. Le difficoltà sono tante, ma non è questo il punto: l’equilibrio perfetto non esiste (in vita, almeno), ma trovare un equilibrium instabilis ci dà certamente, come dire?, una marcia in più.

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