La valle Grana vista dall’alto

Venerdì mattina sono partito alla volta dell’alta valle Grana con l’idea di camminare tantissimo, allo scopo ultimo di pulire i pensieri. La giornata era discreta ma non limpidissima. Arrivato su, però, superato il santuario di Castelmagno, intorno al rifugio Trofarello (che, a proposito, grazie a progetti regionali avrà nuova vita a partire dall’estate 2018) trovo la prima sorpresa:

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Insomma la giornata lassù, sopra i 2.500, si preannunciava molto tersa. Lascio l’auto nei pressi del colle d’Ancoccia, là dove molti resti di fortificazioni militari abbozzano una storia minore che prima o poi dovrebbe essere raccontata, poco prima della lapide della Meja dove come in un brevissimo flash mi sembra di capire qualcosa, e inizio il mio giro. Il primo passo è facile: il colle del Mulo, che per me è un nome evocativo della mia infanzia: almeno una volta l’anno era “obbligatoria” una gita colà.

Poi il percorso prosegue per il passo della Valletta, da cui inizia una lunghissima discesa che fiancheggia l’imponente Rocca La Meja, che è il maestoso simbolo di questa valle e dell’attigua val Maira. Risalgo poi al lago Nero, e dopo un paio di chilometri mi capita una cosa che è immancabile nei miei girovagari: perdere il sentiero. Non c’è nulla da fare, tosto o tardi so che mi capita, so che comunque prenderò una strada laterale, non battuta, più scoscesa, probabilmente più affascinante (per me almeno).

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Una conseguenza è che intorno al gias della Margherina prendo uno scivolone epico sulla roccia, batto la gamba sulla pietra e sento immediato un dolore lancinante. Niente di grave, solo la botta; ma è bello lamentarsi, sia pure in un luogo dove potresti gridare a perdifiato e nessuno ti sentirebbe. Dopo qualche minuto di intontimento riprendo il cammino. Seguita ad accompagnarmi uno splendido sole, ora con qualche filo di nuvole. Arrivo al lago della Meja, passo il colle d’Ancoccia, la camminata volge al termine. Il panorama del momento è questo:

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Ritorno all’auto nell’ultimo sole del giorno. Sei ore abbondanti di camminata, 20 chilometri stimati. Penso che da domani riprenderanno le ansie e le difficoltà eccetera, ma per oggi i pensieri si sono puliti del tutto. E poi era bella oggi la valle Grana vista dall’alto.

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