Ott 19

Non dappertutto e non comunque, ma la cosiddetta crisi (che io continuo a non capire) ha colpito duro. Uno dei risultati, nel nostro settore, è che le grandi agenzie estere – quelle la cui struttura del lavoro è parcellizzata e molto ben organizzata – ne approfittano per dettare le condizioni ai “loro” traduttori.

Il loro discorso, in sostanza, è: o mangi questa minestra o salti dalla finestra. Nulla di nuovo, per carità: la novità è che l’economia va periodicamente e ciclicamente su e giù (ma non tutti se ne rendono conto) e che nuove leve si affacciano alla professione (e per loro è tutto nuovo).

La sostanza dietro alla sostanza, però è:

si può rifiutare il lavoro pagato male.

Perdere un cliente che paga poco non è una vera perdita: da un punto di vista economico è un guadagno. (Senza contare il beneficio altissimo che deriva dall’essere in controllo della situazione, dal poter depennare dall’elenco clienti un cliente che non porta benefici.)

Resistere si può – è un vantaggio.


4 commenti “Combattimento, ancora combattimento”

  1. silvina.d ha detto:

    Caro Gianni,Il tuo libro, che se non erro è del 2005, ti sembrera' forse come qualcosa che appartiene al passato, ma a mio avviso lo è solo nella tua visione di autore 'che guarda sempre oltre la siepe :-)'Mi pare che rimanga uno dei pochi, se non l'unico contributo scientifico in grado fornire una panoramica del nostro settore e delle tendenze in atto.Allora, spettiamo con trepidante curiosità le tue prossime sfide :-)graziesilvina

  2. Gianni Davico ha detto:

    Grazie – sto andando al 100% in quella direzione – per i risultati finali bisognerà attendere il 2011, ma questo blog (e Twitter ecc.) sono già una cartina di tornasole del futuro.

  3. Luigi Muzii ha detto:

    Caro Gianni,condivido gran parte delle tue osservazioni, ma permettimi di aggiungere una cosa, piccola piccola.Un cattivo cliente non è solo quello che paga poco; è anche quello che paga male (e in Italia significa praticamente tutti), impreparato e mal organizzato (e quindi poco rispettoso).Quest'industria (la definizione è tua) è difficile: popolata da approfittatori e pressapochisti e per un newbie è una vera e propria palude piena di insidie.In quest'industria trova ampia applicazione la legge di Gresham perché dalla moneta cattiva sono proprio i peggiori che sanno come trarre beneficio.Rifiutare un lavoro mal pagato e rinunciare a un cattivo cliente è senz'altro possibile e consigliabile, ma di questi lavori e, soprattutto, di questi clienti, è l'industria stessa che dovrebbe imparare a fare a meno, facendo pulizia.

  4. Gianni Davico ha detto:

    Be', gli approfittatori e i pressapochisti sono dappertutto, ma se esistono è perché dall'altra parte c'è qualcuno che permette loro di sopravvivere e prosperare.Sono entrato in questa "industria" a poco meno di 30 anni da ignorante completo. Tutti gli errori che si possono nominare, io li ho fatti. Ma da quelli ho cercato di imparare: ho preso appunti, tutto qui. Non è difficile!La pulizia non avverrà ("è un ipotesi a probabilità zero", come diceva anni fa Agnelli a chi gli chiedeva se la Juve sarebbe stata prima o poi in vendita): ciascuno nel suo piccolo rispetti se stesso, il resto verrà di conseguenza.Piccolo aneddoto: come ogni tanto mi accade, ieri ho rifiutato un lavoro ad un prezzo che è al massimo la metà di quello che chiedo e ottengo di solito. Posso mettermi a "educare" quel cliente (agenzia), che dopo di me troverà altri 95 traduttori e agenzie disposti a lavorare a quel prezzo? Rispondo col sorriso, e passo oltre.

Lascia un commento

preload preload preload