Mar 02

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Ieri mattina la caldaia, per la prima volta nell’anno, ha raggiunto la temperatura e dunque si è spenta prima del tempo. Questo significa una cosa bella e precisa: che la settimana che inizia oggi è di fatto quella che segna la fine dell’inverno e il passaggio verso la nuova stagione.

Sono sceso sotto e ho respirato dell’aria differente. Già, l’aria, ieri mattina, era differente: più lieve, meno greve, più piena. E la luce era più calda e più intensa.

Questa è una delle settimane dell’anno che preferisco, perché questo passaggio è molto importante. Il carnem vale è ormai alle spalle, un clima più mite è dritto di fronte a noi. Da studente universitario questo cambiamento lo avvertivo sul pullman che mi portava a casa da Palazzo Nuovo, perché il colore delle foglie sul Po mutava in maniera decisa nel giro di quei – questi – pochi giorni; ora è la caldaia, ma il risultato non cambia.

Quando esprimo questo concetto, invariabilmente mi sento dire: “Ma la primavera inizia il 21!” Lo so che il calendario dice questo, però allora mi costringi a citare Montale:

le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Primaveristicamente parlando, la realtà non è quella che si vede, ma quella che si sente. Ieri mattina ho avuto la gran gioia di sentirmi proprio leggero.


Un commento a “Un cambio di stagione”

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