Piccerì, a passà nun passa, ci si abitua.
Eduardo
Ieri, appena finito il raduno, la luce era meravigliosa nel mio rifugio tra i monti. Questo però non mi aiutava molto.
Già, perché da una parte c’era l’elaborazione di un lutto – per quanto piccolo – che era dovuto alla fine di questa bella giornata e delle piacevolezze che ha portato con sé; da un’altra c’era il pensiero che era l’ultima domenica d’estate che passavo in questo luogo che amo; da un’altra ancora c’era l’idea incombente che questo possa essere l’ultimo anno che trascorro qui; e infine (ma in ordine sparso) c’era il fatto che la mia prima iscrizione a Langit è di vent’anni fa.
Insomma ho pensato alla mia vita che scorre rapida, e al fatto che non riesco a lasciare il segno come vorrei.
Quindi c’era l’idea delle cose che finiscono. E quindi mi ha preso una malinconia fortissima, pensando alle cose che avrei potuto fare e non ho fatto, alle parole che avrei potuto dire e non ho detto. Alle possibilità avute e non sfruttate.
La malinconia delle cose che finiscono, la malinconia delle cose che non sono state.
Tutto quello che avrei potuto fare in più e invece non ho fatto.
E ho pensato a me stesso, alle mie forze declinanti come la vista, alle possibilità che non avrò più. Questa era la mia malinconia completa e piena di ieri pomeriggio, non appena il raduno è finito.
Allora questa mattina ho puntato la sveglia molto presto, ho fatto colazione al caldo buono della stufa e poco prima delle otto lasciavo l’auto qualche chilometro sopra il Santuario. Poco dopo le nove, da Punta Parvo, il panorama era questo:
Ho camminato senza pensare per quasi cinque ore, percorrendo tredici chilometri e mezzo, scollinando, salendo, scendendo e scarpinando. Alla fine mi è sembrato – non l’ho pensato, ma mi è sembrato – che Eduardo abbia ragione, e insomma che forse da qui si possa ripartire con una consapevolezza nuova, che è quella dei tanti anni che sono trascorsi. Non ho più la gioventù con me, ma ho probabilmente dentro tanta forza per fare le cose che si potranno fare.
Nell’attimo in cui comincia la discesa https://t.co/EZ7gHtJJ0k https://t.co/5PffCnjjtm