Ott 08

Bell’articolo, questo, perché collega il lato destro del cervello a quello sinistro, cosa che troppo spesso manca alle analisi (anche mie, alas!).

Da leggere con attenzione, e soprattutto da applicare. Perché i clienti scelgono noi? Perché noi scegliamo un servizio piuttosto che un altro? Spesso non lo sappiamo dire esattamente. O meglio, non c’è un preciso motivo razionale:

Because their decisions are largely subconscious, intuitive, purely from the gut. Sometimes emotional. Maybe even irrational in some way. Instantaneous.

Claudio Maffei dice che l’unico motivo per cui compriamo una macchina – l’unico – è perché ci fa sentire fighi quando siamo sopra (parole sue). Ma lo dice anche Walt Kania:

Clients decide at gut level first. They only use the goodies in your CV to justify their choice afterward. Emotion first, facts later.

Interessante anche il paragone con il corteggiamento, perché la vendita è seduzione.

Quindi: dimentichiamo tutti i nostri titoli di studio, la lista dei clienti eccetera. La presunzione. (Se sei un professionista si vede subito, non c’è bisogno di molte parole.) Dimentichiamo tutto il resto e uniamo il lato destro del cervello con quello sinistro:

From what I’ve seen, your enviable credentials and hard-won qualifications may get you a phone call. But they don’t necessarily get you the job, or a long-term relationship.

Infine: regalare le proprie idee (what goes around comes around). È un investimento, paga.


Lascia un commento

preload preload preload