Dopo Roma


Forse è strano, o forse no.

Il fatto di non aver passato il taglio alla preselezione, anzi di essere stato certo già dopo il primo giro che non l’avrei passato, non mi ha irritato o deluso. Sì, ho avuto un po’ di frustrazione il primo giorno alla decima e undicesima buca (partivo dalla 10, quindi erano la 1 e la 2) in cui un triplo e un quadruplo mi hanno di fatto tagliato fuori dalla gara; ma io non faccio fatica a dimenticare gli errori, ho lasciato andare tutto con leggerezza.

Insomma ho giocato male e non ci sono scuse. Non il vento, che pure era forte; non il campo, che pure era difficile; non i green, che pure erano velocissimi. Se vuoi diventare pro devi passare da lì, non ci sono scorciatoie. Le condizioni sono chiaramente difficili ma la situazione è equa. Passano i migliori, com’è giusto che sia.

Dopo il secondo giorno, dei 131 partiti ne sono rimasti in gara 52, e di quei 52 solo 26 sono “sopravvissuti”, e oggi si contendono gli otto posti disponibili. Tra di loro c’è anche un hcp 4,3, che non potrà arrivare nei primi otto ma è la dimostrazione del fatto che comunque i giri si possono fare tutti quanti, anche con un hcp alto come il mio.

La settimana sutrese è stata in ogni caso meravigliosa per me. Ho portato via splendidi ricordi, e ho imparato molto. Da ieri ho ricominciato, da ieri si lavora per il 2012.

Commenti

[…] Tre volte non sono riuscito a stare sotto i 90, due delle quali alla preselezione. […]

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