Being in the flow

Sabato 24 novembre gara al mio circolo. A seguire i dati.
Colpi: 79 (-2 sul mio hcp di gioco: 3 birdie, 6 par, 8 bogey e un doppio)
Fairway: 79% (11/14, mio record personale)
GIR: 44% (8/18)
Putt: 32 (6 1-putt, 3 3-putt)

E queste le mie sensazioni durante il giro. Sono stato sempre in the flow, concentrato e rilassato nel medesimo tempo – cosa che mi ha colpito molto positivamente. Dopo gli errori non perdevo la calma, ma pensavo al colpo successivo. Stessa cosa quando, verso la fine, cominciavo a fare i calcoli.
Negli intervalli tra i colpi ammiravo la splendida giornata – in particolare il panorama che si godeva dalla 6 – e parlottavo con i compagni di gioco (troppo, in un caso: quando mi sono distratto e ho fatto doppio bogey).

In sostanza, per arrivare ad essere in the flow, sensazione che tutti i golfisti (consapevolmente o meno) ricercano, non esiste una ricetta sicura, ma si possono trovare alcuni indizi:
– concentrarsi sul colpo;
– eseguire sempre la medesima routine;
– rimanere rilassati tra i colpi;
– dimenticare il punteggio.

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