L’ultimo numero di “Golf Digest” dedica un articolo con foto di una pagina intera ai fratelli Molinari.
Lo trovo un accadimento significativo, soprattutto considerando il fatto che – vista dall’America – l’Europa appare molto piccola: figuriamoci l’Italia. Già, tra le altre cose l’autore, Dave Kindred, dice che ciò che è successo a Edoardo dopo il Masters di quattro anni fa non lo sa praticamente nessuno.
Eppure il mondo americano del golf, ora che il suo re ha, almeno temporaneamente, abdicato, è alla ricerca spasmodica di storie da raccontare, di miti, di novità e di sorprese. Ed Edoardo e Francesco sono un tipico esempio di “prodotto” che attira il pubblico americano.
Tutto ciò è positivo innanzitutto per loro, che lo strameritano, e poi per il golf italiano. Di certo è un’occasione per fare un salto in avanti, quantomeno in termini di tesserati.
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