Le sensazioni… sono le sensazioni, soprattutto, che i miei maestri Andrea De Giorgio e Roberto Cadonati mi hanno insegnato a ricercare, in questi due anni e più di lavoro con loro. E allora questa settimana agadiriana la racconto tramite le sensazioni provate.
1. Il senso di appagamento, nella solitudine silenziosa dell’ora del meriggio, dato dal tirare ferri in libertà, nel sole pieno del Soleil.
2. Il senso di controllo del colpo in fade, con un ferro 8 oppure un 5. Allinearsi col corpo a sinistra, piazzare il ferro in direzione dell’obiettivo, fare lo swing tagliando leggermente la palla e vederla partire a sinistra e poi, come per magia, curvare verso destra e atterrare proprio là dove avevi immaginato. Sì, c’è qualcosa di magico in questo. (Sarà perché ho imparato il fade al mio ottavo anno di golf.)
3. Il senso di stanchezza che mi ha preso al risveglio del secondo giorno, dopo un martedì furioso passato a tirare palline in campo pratica. Le mani mi facevano male, e la cosa mi piaceva. (Ho conosciuto per caso proprio quel mattino David Carvallo, maestro cileno a Cherasco, il quale mi ha detto: “Se alla sera le mani e la schiena non ti fanno male non puoi diventare professionista”.)
4. Il senso di missione compiuta, al ritorno, l’idea di aver fatto quello che volevo e allo stesso tempo le tante indicazioni su cui lavorare. Arrivare fino a qui è stato uno scherzo. Adesso inizia il vero divertimento.
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