Isabella Data è una golfista che si è chiesta come si potrebbe migliorare quel luogo ameno che è il campo pratica. Dice:
Nella mia decennale esperienza di golfista ho avuto modo di elaborare un “decalogo” per trasformare il campo pratica da purgatorio (quale spesso si presenta) a paradiso del golfista praticante. Sì, perché, nonostante il campo pratica sia una fonte di entrate assai interessante sotto diversi aspetti, mi è parso sovente che i circoli non facciano poi tutta questa gran gara per attirarvi assidui frequentatori.
Nei mesi scorsi Il Mondo del Golf lo ha pubblicato a puntate. A me è piaciuto parecchio, mi sono sembrati tutti ottimi spunti di riflessione per i circoli. Allora le ho chiesto il permesso di inserirlo in questo blog: lei ha acconsentito di buon grado. Ora il decalogo è scaricabile qui.
Chi lo leggerà troverà le riflessioni pacate di Isabella, cui spetta anche l’ultimo commento:
Voglio sottolineare come la situazione attuale non sia assolutamente negativa. È anzi doveroso, da parte mia, segnalare come già oggi ci sia molto impegno per rendere i campi pratica sempre agibili, in tutte le stagioni e in fasce di orario già molto ampie. C’è qualità di servizio, ci sono i luminosi esempi di abnegazione a raccogliere palline in mezzo al fango e alla neve per far giocare gli irriducibili appena si può.
Grazie quindi a tutti i presidenti, a tutte le segreterie e a tutti i “Mohamed”, “Maurizio”, “Ikbal” che già oggi ci permettono di stare in un bel purgatorio. Sarà veramente bello se qualcuno troverà buona qualche mia idea, la metterà in pratica – magari migliorandola ancora, visto che a me manca di sicuro l’esperienza gestionale – e se, così facendo, qualche praticante in più si sentirà in paradiso e migliorerà con soddisfazione il suo gioco.
Il più bello del mondo.
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