Il golf e la paternità


Dicevo in questi giorni, scherzando (ma solo fino ad un certo punto), che sto facendo il passaggio da golfista a taxista.

(Forse il passaggio è aiutato dal fatto che in questo periodo la sto prendendo poco – insomma io ci sto mettendo del mio… -, ma tant’è.)

Taxista perché le mie figlie sono ormai entrate nello spirito e nell’aria del circolo. Ovviamente hanno le loro esigenze, e il golf è un’attività come un’altra. A loro piace e questo mi rende contento (sebbene non le abbia mai, nemmeno per un momento, spinte verso il golf). E vuol dire anche, chiaramente, tempo dedicato a loro, per esempio nel portarle al circolo.

È un bel percorso. Sono bei momenti. Si impara. Un tempo invidiavo i genitori che vedevo giocare a golf con i propri figli. Oggi anch’io sono uno di quei genitori, e sono felice.

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