Dopo un 75

Sabato, prima gara della stagione alla Margherita, ne ho tirati 75. E nel golf you are your numbers e 75 è un numero rispettabile, per un dilettante. Tuttavia non ero molto soddisfatto.

Non lo ero per via di due mancanze, una mentale e una tecnica:

– quella mentale, ovvero il tenere il risultato quando stai giocando bene, cosa che sabato non sono riuscito a fare: infatti se dopo 9 buche ero -3, nelle seconde ho fatto +6;

– quella tecnica, più facilmente risolvibile, ovvero gli approccini dal rough dai 30-50 metri, quando occorre alzare la palla e farla fermare in uno spazio breve.

La parte tecnica non è così importante. O meglio, ha la sua rilevanza ma si cura con lunghe sessioni all’area approcci (cosa che naturalmente sto già facendo) e poi portando tale esperienza in campo. La parte mentale, invece, in questo caso viene prima.

Faccio un passo indietro. Le prime 9 sono state pressoché perfette:
score
Noto, su tutto, gli undici putt (due volte ho fatto due putt). Tutto funzionava. Il -3 può essere considerato un risultato molto vicino a un mio teorico massimo.

Poi, dalla 10, mi sono fatto influenzare da fattori esterni, e ho perso smalto. Soprattutto nel finale, con quattro colpi persi nelle ultime quattro buche. Ho ripensato più che tutto a questo, alla gestione mentale di una gara, perché qui ci sono grandi spazi di miglioramento.

Le lezioni apprese (o ricordate), dunque, sono:

– quando sei in the flow dimenticati di qualunque fattore esterno e pensa soltanto al colpo che stai facendo;

– la gara è fatta di 18 buche, e non è finita fino a quando l’ultimo putt non è imbucato: quindi, di nuovo, il colpo più importante è sempre quello davanti a te, e dello score non deve importarti nulla mentre stai giocando.

E poi c’è un altro punto: a trovarsi in posizioni “scomode” ci si abitua, a gestire il risultato si impara facendolo. Quindi questa occasione colta solo a metà è un ottimo viatico per il futuro: la prossima volta che mi troverò lì saprò pensare un po’ meglio; e il risultato si prenderà lui medesimo cura di sé.

Commenti

Mauro ha detto:

Ciao Gianni,
sei sempre troppo modesto!!! 🙂
4 birdie nelle prime 9 buche… io per fare 4 birdie devo giocare almeno 72 buche… chiaramente se gioco bene!!! 🙂
Complimenti per il bel risultato e per la tua mentalità vincente, mi raccomando a Bergamo ti voglio bello carico!!!

I putt imbucati sui par 3 a che distanzano erano dalla buca?!?

Lunedì mattina check con il maestro dei fondamentali, e poi riprendiamo a lavorare su lag e tutto il resto. 🙂

p.s. Buona Pasqua a te e a tutta la tua famiglia.

giannidavico ha detto:

Grazie dei complimenti Mauro!

Al primo par 3 ero a 20 centimetri dalla buca, mentre nel secondo erano un paio di metri in salita.

A Bergamo stanno arrivando i pezzi da novanta, speriamo di entrare!!!

Tanti auguri anche a te e alla tua bella famiglia, e in bocca al lupo con le lezioni!

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