Mi trovo nel bel mezzo di una gara importante, una di quelle che fino allo scorso anno si chiamavano ufficiali e sono adesso invece nazionali 72/54: ovvero i 40 più i pari merito che passeranno il taglio oggi, dopo le prime 36 buche, ne faranno domani altre 36. (Di conseguenza questo post, per questa volta mi scuseranno i miei lettori, non è scritto con la pianificazione e la calma che uso di solito: è una sorta di “diretta dal campo”.)
Be’, ieri non sono andato bene (troppi bogey, troppe disattenzioni) e questo mi lascia sostanzialmente libero, nel giro di oggi pomeriggio, di giocare in tranquillità. Non che prevedessi comunque di passare il taglio – troppo qualificato il field rispetto al mio gioco attuale -, però a livello teorico la possibilità c’è per tutti. Ma del resto già il “semplice” fatto di essere qui è una sorta di riconoscimento, e dunque ne sono felice.
Il campo, che non conoscevo, mi piace molto: un classico parkland molto tecnico (se ne veda l’analisi di Alberto Binaghi), divertente da giocare e che richiede un’attenzione costante.
Tutto considerato essere qui è già una vittoria. Un’altra volta ne tirerò di meno, per adesso va bene così.
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[…] settimane fa scrivevo, per così dire nel mezzo dell’azione, della gara nazionale cui ho partecipato. Ora, passato […]