Il golf è fatto a onde, si sa; il gioco va e viene senza che ci sia un vero motivo. Ne ho avuta una prova lampante – non che ce ne fosse davvero bisogno – nella gara della settimana scorsa, dove ad un anonimo 78 (il campo è un par 70) ha fatto seguito un bel 71, rotondo e convincente.
Il primo giorno mi sentivo la testa pesante, nel senso di oppressa da tanti pensieri che col golf non c’entrano molto ma che se li porti in campo pesano, e come! Venerdì scorso, prima della gara, avevo parlato qui di questi argomenti, dicendo in sostanza che se non vai avanti anche a stare fermo significa che stai tornando indietro. E questo non va bene, tantomeno all’età mia.
Ad ogni modo ho archiviato sabato come un giro senza nulla da raccontare, e domenica sono arrivato al campo mezz’ora prima del tee time, con l’idea di non passare dal campo pratica (non da ultimo perché quelle palline meriterebbero di stare in un altro luogo, non certamente lì; ma soprattutto perché mi sembrava cosa inutile); ho dedicato invece tutto il tempo necessario al putt e soprattutto allo stretching.
Morale: alle 11 ero pronto per fare il mio giro. Sbaglio qualche putt per il birdie e faccio qualche errore qua e là, ma concludo le prime nove in par. Alla 12 un bruttissimo putt da un metro mi fa salire a +1; alla 13, 15 e 16 faccio dei gran recuperi – dei bei colpi, diciamolo – e poi un birdie alla 17 mi riporta in par. Gioco la 18 un po’ in difesa, ovvero con l’idea di potermi anche accontentare del bogie ma di non fare assolutamente sciocchezze. Così è stato, +1 finale che mi ha rifatto fare pace col mio golf.
A gara appena conclusa su Facebook ho scritto quel che mi pare riassumere questo momento:
Oggi mi sono dimenticato di ricordarmi di pensare che non so giocare a golf.
Perché domani ci saranno altre difficoltà e altre batoste, e ieri, per dire, mi sono fatto un paio di video e ho visto uno swing francamente brutto; ma domenica è stata una bella giornata di golf. Mi sono anche fatto firmare lo score, quello che tengo per me, dai miei compagni di gioco: cosa che non mi capitava da anni, il che vuol dire che da millanta giri non mi sembrava di fare veramente un bel giro di golf. Ebbene, domenica l’ho fatto.
Commenti
Feudo, gara nazionale, 11-12 giugno 2016: https://t.co/BsSy3TesqV [una bella giornata di golf]
Grande riassunto!! Per giocare a golf devi dimenticarti di non saper giocare a golf. Complimentissimi per il 71.
Però stiamo aspettando ancora il video di una tua sessione tipo di pratica!! La avevi promessa
Hai ragione Fabio! È che un po’ mi vergogno e un po’ è complicato da fare (per me almeno). Ma tutto si fa: nell’estate la faccio, ok?