Molti anni fa recensii un libro denso e utile per lo sviluppo della forza mentale del golfista (qui un riassunto per “Golf Today” – sia detto incidentalmente, quella fu in assoluto la mia prima recensione scritta per la rivista). Ora quel libro esiste finalmente in italiano: La forza mentale. Esercizi per il golf. (Full disclosure: Caissa Italia è anche l’editore di Campo pratica.)
La versione breve è questa (è l’autore stesso a dirlo):
Rendi l’allenamento e il gioco più difficili della gara vera e propria.
Perché la sostanza è questa: non possiamo certo sottovalutare l’importanza della pratica dello swing, del gioco corto e del putt, e tuttavia l’allenamento mentale viene troppo spesso trascurato. Ma chiunque sa bene che è importante almeno quando la pratica!
Per Bell sono quattro i fattori della forza mentale: controllo, impegno, sfida e fiducia. Questi quattro punti costituiscono l’ossatura del libro. Vediamoli più in dettaglio.
1. Il controllo. È fondamentale cercare di perfezionare ciò che possiamo controllare, evitando di cercare di influenzare ciò che sta al di fuori del nostro controllo: questo perché al massimo possiamo influenzare il nostro swing, non certo controllarlo. E per Bell il controllo si ottiene “semplicemente” lasciandolo andare: per avere controllo bisogna perdere il controllo. (Mario Andretti ha una bella maniera per esprimere un concetto simile: “If everything seems under control, you’re not going fast enough”.) E dunque per sviluppare la forza mentale è fondamentale allenarsi e prepararsi sugli aspetti che possiamo controllare, quali:
- l’atteggiamento;
- la routine, sia prima che dopo il colpo;
- le abitudini di allenamento;
- la gestione del campo;
- la preparazione atletica;
- la meccanica dello swing e del putt.
2. L’impegno. Che per Bell deve risalire alla motivazione interiore. In sintesi potremmo fare una sorta di yogiberrismo: voglio migliorare a golf perché voglio migliorare a golf; il resto verrà da sé, o per meglio dire si prenderà cura lui stesso di se medesimo. Per Bell è importante definire le proprie motivazioni rispondendo a due domande:
- perché mi alleno?
- perché gioco?
Dal perché sarà possibile risalire al come. Dice Bell:
Un dirigente di successo una vota mi ha confidato che avrebbe potuto allenarsi e giocare tre di handicap, oppure non allenarsi mai, provare a divertirsi e giocare dieci.
Questo è logico e comprensibile; ma soprattutto ciascuno avrà le sue proprie risposte. E l’impegno non è qualcosa che si prende una volta per tutte: sono tante piccole decisioni che prendiamo nel tempo e che definiscono il nostro gioco. Tom Lehman: “Non puoi dire di essere un golfista professionista se non hai mai dormito in macchina”.
3. La sfida. (Ovviamente con se stessi.) Qui Bell propone una serie di esercizi volti a sfidare noi stessi e a mettere alla prova la nostra dedizione. Un esempio: dichiarare il colpo prima di eseguirlo.
4. La fiducia (ovviamente in se stessi). Per Bell sono cinque le strade che portano alla fiducia:
- le prestazioni passate: riflettere sui nostri giri, e sapere di essere in grado di poter ripetere bei colpi e belle prestazioni;
- lo stato psicologico (Lee Trevino: “Parcheggio l’auto e so già che girerò in meno quattro”) e la fisiologia (il linguaggio del corpo non parla, urla);
- la visualizzazione, ovvero la capacità di immaginare con dettagli realistici scenari futuri;
- l’esempio, ovvero l’osservazione di come fanno i grandi del golf;
- la persuasione verbale, ovvero dare ascolto soprattutto alle voci positive (sia interne che esterne a noi).
Per “dovere di cronaca” va segnalato anche un difetto del libro, ovvero un numero discreto di refusi: che però perdoniamo volentieri ad un testo corposo (per quanto agile) e pieno di spunti.
Degli esercizi ho già parlato, ma val la pena ricordare il punto: perché il libro è costellato di esercizi che ci illustrano come allenare la nostra forza mentale. Uno dei grandi punti di forza del libro, infatti, sta proprio nel mescolare in maniera sapiente racconti e storie di golfisti illustri e oscuri con solida teoria e preparazione scientifica e con la pratica dell’allenamento della forza mentale.
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