Lo US Open dell’anno scorso ha portato gloria, sponsor e denaro a Rocco Mediate. Ma quest’anno c’è una storia ancora più appassionante e avvincente da raccontare, e riguarda David Duval.
Il vincitore del British Open del 2001, stella mondiale del golf a cavallo del millennio e che poi per vari motivi – sia personali che fisici – ha visto la sua grandezza oscurarsi in fretta e inesorabilmente, era arrivato allo US Open di quest’anno dalle qualificazioni e occupando la posizione numero 882 nel ranking mondiale.
Eppure, come da tempo andava dicendo, David Duval era convinto che i numeri non riflettessero il livello del suo gioco attuale. Ora abbiamo le prove che aveva ragione: -2 per il torneo, secondo a pari merito con Phil Mickelson e Ricky Barnes.
Adesso è alla posizione 142 nel ranking mondiale – un bel salto. Strameritato.
E molto si può imparare dalla sua attitudine mentale e dalla fiducia in se stesso. Nelle interviste alla fine del torneo ha infatti dichiarato: “Sono certamente felice per come ho giocato, ma estremamente deluso per il risultato: non avevo nessun dubbio dentro di me che oggi sarei riuscito a vincere il torneo”.
E ancora: “Essere nella posizione di vincere un major è quello che voglio. Può essere considerata arroganza, ma è la posizione che ritengo mi spetti”. Sì David, è la posizione che certamente ti spetta. E ora il mondo del golf si aspetta altre grandi imprese da te.