Ho scaricato il tuo e-book che ho letto con piacere, e ho visto i libri che consigli. Certo tanti sono in inglese, e per chi lo conosce così così diventa impegnativo leggerli.
Mi rendo conto, la conoscenza pratica ed efficace dell’inglese non è così diffusa da noi. Però l’ampiezza del mercato americano e anglosassone (sia golfistico che inteso in senso generale) è di diversi ordini di grandezza superiore al nostro, e questo si traduce in un’offerta di libri mooolto diversa.
Prendiamo ad esempio IBS (su Amazon mi oriento di meno – credo questo sia un frutto della rivoluzione digitale): vi si trovano 98 libri di argomento golfistico in italiano e 1.417 in inglese. Non c’è partita. Ed è per questo che le mie recensioni (qui, su “Golf Today” e altrove) riguardano nella stragrande maggioranza dei casi libri in lingua inglese.
Anch’io vorrei trovare Pelz, Rotella e compagnia cantando in italiano (qui avevo ricordato, anni fa, di un potenziale progetto di traduzione di Pelz), però dubito forte che ciò accadrà, perché sarebbe un’operazione senza senso economico.
Perciò non c’è soluzione, mia cara Nicoletta: tocca leggerli in inglese.
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